È una serie tv molto
affascinante, ambientata nella New York degli anni ’60, in cui i consumi di
massa si stanno diffondendo e la figura femminile fatica ad affermare la sua
importanza; insomma il contesto ideale per studiare quello che succede nelle
agenzie pubblicitarie della famosissima Madison Avenue.
Ciò che più mi piace di questa
serie TV, è che racconta la vera storia americana dalla morte di Kennedy fino
ad arrivare alle lotte per la conquista dei diritti civili degli afroamericani,
in un intreccio di storie che affrontano tutti gli stereotipi americani raccontando
i drammi individuali e di conseguenza quelli collettivi di un’epoca che ha
lasciato moltissimo anche alla cultura attuale.
Storie classiche, ma sempre intriganti,
che non lasciano niente al caso o alla banalità, ovviamente la scena è data in
prevalenza a lui Donald Draper (John Hamm), l’uomo affascinate e tenebroso dal
passato ancora un po’ oscuro e dall’estro creativo non del tutto compreso e a
sua moglie Betty (January Jones), bellissima con
un passato da modella ma rilegata alla vita coniugale per la quale ha dovuto
rinunciare a tutto.
Dall’altro lato, troviamo Peggy
Olson (Elisabeth Moss), donna di mediocre bellezza (...all'inizio) che riesce a passare dal
semplice ruolo di segretaria a quello di capo copy, prima donna dell’agenzia a
raggiungere un tale obiettivo ma ad un costo molto elevato per una donna.
Queste sono solo alcune delle
storie e degli spunti di riflessione che questa serie tv offre ai suoi
spettatori, che l’hanno premiata con un boom di ascolti che gli hanno permesso
di vincere numerosi premi fra i quali il Golden Globe nel 2010 come miglior
serie drammatica e il premio Emmy nel 2011 nella stessa categoria.
Insomma, questa serie a proprio
tutte le carte in regola per essere vista e rivista e per entrare nella top 5
delle mie serie preferite.
Veronica
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